Junk Food: perché si instaura la Dipendenza?

Il termine “Cibo spazzatura” (Junk Food) – coniato negli anni 70 – indica una tipologia di cibo di basso valore nutrizionale, privo di vitamine, fibre, ma con elevato contenuto di grassi saturi e zuccheri.

Una nuova scienza si è affacciata in questi ultimi anni alla ribalta, è la Neurogastronomia e spiega come la cucina interagisca col nostro sistema nervoso.

Il suo fondatore è Gordon Shepherd – professore di neurobiologia alla Yale School of Medicine – ha scritto un libro sull’argomento, dal titolo “Neurogastronomy”, illustrando in modo chiaro come il cervello crea i sapori.

Quando pensiamo che l’aroma del caffè dipende dalla miscela, dalla tostatura, dalla caffettiera, dall’acqua, siamo lontani dalla verità!

Secondo Shepherd, infatti, l’80% del sapore che percepiamo deriva dall’olfatto e non solo dal gusto; dopo di che, in un secondo momento, entrano in campo anche gli altri sensi: la vista, il tatto e l’udito, senza dimenticare le aree legate alla memoria, alle emozioni, alla motivazione, al linguaggio.

Il sapore, quindi, si genera nel ricordo delle sensazioni, con l’emozione legata a ciò che ci piace o che non ci piace ed in base a ciò che ci gratifica.

E’ un po’ come il ricordo del sugo della nonna: pur facendolo, utilizzando gli stessi ingredienti, il risultato (e quindi il sapore) non sarà mai lo stesso!

Perché si instaura la Dipendenza da Junk Food?

Il cibo spazzatura agisce nel cervello come una sostanza stupefacente, gratifica il cervello stimolando la produzione di Dopamina, ma spesso alla base di questa preferenza c’è anche un condizionamento culturale, ecco perché la sfida sulla rieducazione alimentare è ardua!

Sebbene molta gente riconosca i pericoli connessi al consumo di cibo spazzatura, continuano ad aprire in ogni parte del mondo, catene di fast food, distributori automatici di bevande zuccherate e gassate e snack.

Le motivazioni sono le più disparate:

  • fattori economici: un pasto in un fast food costa poco
  • strategie di marketing: i clienti si trovano bene, l’ambiente è accattivante
  • pubblicità massiccia: indirizza il pubblico verso questi luoghi
  • uffici e scuole non hanno posti in cui mangiare, mentre i distributori automatici abbondano

  • pausa pranzo è troppo breve
  • cibo dal gusto piacevole e ghiotto (grazie a sale, zuccheri e grassi saturi)
  • fattori evolutivi

Riguardo a quest’ultimo punto – quello che concerne i fattori evolutivi – bisogna precisare che gli uomini hanno una istintiva preferenza per i cibi più calorici, ricchi di grassi e zuccheri, che consentono al corpo di immagazzinare maggiori riserve di energia, in previsione di non averne quando serviranno.

Tale propensione – che porta a preferire il junk food – non va di pari passo con uno stile di vita attivo, che era il normale stile di vita nel passato, anzi, la sedentarietà dei nostri tempi porta con sé l’aumento di peso, che si traduce in obesità e porta allo sviluppo di malattie quali il diabete e le patologie cardiovascolari.

Come allontanarsi dalla Dipendenza da Junk Food?

La prima cosa da fare è quella di rivolgersi ad un nutrizionista o ad un dietologo che – tenendo in considerazione le nostre abitudini – stabilirà con noi una dieta ed uno stile di vita sano, accompagnati da una moderata attività fisica. 

Molti sottolineano che la Dieta Mediterranea, a base di carboidrati complessi, verdure e proteine è la migliore strategia perché è varia, equilibrata, ricca di sapori e soddisfacente per il palato ed il cervello!

Tags: