Cos’è la Bulimia Nervosa?

E’ una patologia difficile da riconoscere perché chi ne soffre è spesso normopeso.

La Bulimia Nervosa è un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione che si manifesta mangiando quantità esagerate di cibo in un brevissimo lasso di tempo.

A seguito del senso di colpa che deriva da questa condotta, la persona mette in atto determinate modalità per liberarsi da tutto il cibo ingerito, attraverso il vomito autoindotto o l’uso di lassativi.

Che cos’è la Bulimia Nervosa?

Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, affinché si possa parlare di Bulimia ci devono essere le seguenti caratteristiche:

  • Le abbuffate di cibo devono essere ricorrenti e frequenti e vissute con disagio.
  • Si mangia moltissimo in pochissimo tempo.
  • Cibarsi è indipendente dalla percezione di fame (perdita di controllo).
  • Devono mettersi in atto modalità compensatorie (per neutralizzare gli effetti delle abbuffate): vomito autoindotto, assunzione impropria di lassativi e diuretici (in media una volta alla settimana per tre mesi).
  • Si abusa di esercizio fisico.
  • La preoccupazione per il peso e la forma del corpo è continua ed estrema.
  • Si manifestano disturbi dell’umore.

 Come si manifesta la Bulimia Nervosa?

Partendo dal fatto che chi soffre di Bulimia ha spesso un peso normale (cosa che rende la problematica ancora più difficile da identificare), è questa una patologia che viene spesso tenuta nascosta per vergogna.

Si tratta di un un disturbo dell’alimentazione che insorge tra gli 11 ed i 25 anni (anche se non mancano  forme precoci e tardive) e che interessa prevalentemente persone di sesso femminile (9 a 1 nel rapporto con il sesso maschile).

Le complicanze mediche vengono frequentemente sottovalutate e sono la conseguenza delle abbuffate e anche delle condotte compensative: il vomito autoindotto e ripetuto, l’abuso farmaci per liberarsi dal cibo ingerito causano scompensi nel corpo e danni a cuore, reni, intestino.

Come guarire dalla Bulimia Nervosa?

  • Normalizzare il comportamento alimentare: interruzione del circolo vizioso restrizione-abbuffata-vomito.
  • Riacquistare abitudini sane verso il cibo
  • Il peso non è l’unico o il principale fattore su cui basare il proprio valore.

La terapia cognitivo-comportamentale sembra sia molto utile per situazioni di questo tipo: attraverso colloqui, il disturbo viene evidenziato e condiviso tra terapeuta e paziente.

Utile anche ai fini della guarigione, la possibilità di tenere un diario alimentare in cui scrivere non solo quello che si mangia ma anche le emozioni che si provano ed i pensieri. 

Il trattamento farmacologico è efficace perché garantisce un miglioramento dell’umore ed aumenta la predisposizione alla psicoterapia.

Tuttavia, al di là delle terapie da mettere in atto, la tempestività resta sempre la scelta migliore.

(Vedi Anche Cos’è l’Anoressia Nervosa?)

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