La Pica disturbo alimentare e Dipendenza

La Pica è un comportamento alimentare che si attua ingerendo cose che normalmente non vengono classificate come “cibo” (amido, cenere, erba, i mozziconi di sigaretta, legno, carta, stoffa, gesso).

Nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, la Pica è stata inserita tra i “Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione” e si caratterizza per

  1. la persistente ingestione di sostanze non commestibili
  2. per un periodo di almeno 1 mese
  3. che sia tanto grave da giustificare attenzione clinica
  4. non vi è avversione per il cibo in generale
  5. può essere un disturbo associato ad altri di tipo mentale

E’ molto importante sottolineare il termine “non commestibile” perché la diagnosi su questo disturbo non si applica ai  prodotti dietetici, ad esempio.

I bambini prima dei 2 anni – che mettono tutto in bocca – possono ingoiare sostanze non alimentari, ma non è Pica, semplicemente imparano a conoscere il mondo.


I pazienti affetti da Pica consumano alimenti insoliti, come l’amido da lavanderia, il ghiaccio e il terreno argilloso, un’altra causa che può essere associata con questa malattia è l’alto livello di piombo, ma può avere anche una base psicologica ed essere compresa tra i disturbi ossessivo-compulsivi.

La Pica viene diagnosticata dopo una valutazione da parte del medico che può verificarsi in età infantile, in adolescenza oppure in età adulta e persino durante la gravidanza e viene considerata non patologica fino a 2 anni di età (perché i bambini hanno l’abitudine di mettere le cose in bocca per esplorarle).

La Pica regredisce spontaneamente nella maggior parte dei casi, perché non c’è un trattamento specifico per questo disturbo.

Sono necessari studi più completi circa la prevalenza, l’incidenza e l’eziologia di tale disturbo.

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